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Castello di Itri - foto notturna
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- » 5. La Tradizione Popolare
L'origine del Santuario è avvolta da un alone di mistero e leggenda, legata alla tradizione popolare. Secondo tradizione, durante la persecuzione iconoclasta ordita dall'Imperatore Leone Isaurico, a Costantinopoli, nell’ VIII secolo, furono distrutte tutte le immagini sacre. Due monaci basiliani sorpresi dai soldati mentre nascondevano questa icone (dipinto su legno) miracolosa di Maria SS.ma, per punizione e sfida, furono chiusi in una cassa, insieme alla medesima e gettati in mare: "Se veramente è così miracolosa, vi salverà" dissero. Dopo 54 giorni, questa cassa galleggiante toccò la sponde di Messina e successivamente di Gaeta. Venne ritrovato sul Monte Civita, presso Itri, da un pastore sordomuto che era alla ricerca di una sua mucca smarrita. Egli riacquistò l'udito e la parola e corse lieto in paese (a Itri) a dare la notizia del quadro miracoloso trovato su un leccio. Fu così che il quadro fu affidato ai monaci Benedettini, che all'epoca erano in Figline, a circa 3 km dalla cima suddetta sulla strada mulattiera che va verso Fondi.