Comune di Itri

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Museo di Itri

La Storia del Castello

Il castello è il frutto di diverse fasi costruttive: la torre più antica è la pentagonale, commissionata da Docibile I come valida fortezza a guardia del territorio, in un luogo strategicamente importante per la sua posizione lungo la Via Appia, vista la minaccia di nuove incursioni dei saraceni e di altre popolazioni arabe. Nel 950 il nipote di Docibile, Marino I, ordinò la costruzione della seconda torre, quella quadrata, detta anche maschio, proprio per la sua notevole imponenza, più alta e imponente della prima.
La rocca fece parte del ducato fino al 1073, anno in cui fu annessa al contado di Fondi. Dal 1234 il contado passò nelle mani dei Caetani, che possedettero il castello per quasi tre secoli. In questo lungo periodo la fortezza fu oggetto di nuovi lavori con la costruzione del torrione cilindrico detto anche “del Coccodrillo”, della parte abitativa e del camminamento che li unisce.
Nel 1591 la contea di Fondi, di cui Itri faceva parte, passò ai principi di Stigliano.
Il 12 dicembre del 1943 il Castello venne bombardato: una parte della torre pentagonale, delle pareti del corpo principale e delle volte, crollarono. Negli anni settanta il Castello è stato venduto dal suo proprietario, Francesco Saverio Ialongo, alla provincia di Latina che lo ha successivamente ceduto gratuitamente al Comune di Itri; grazie ai finanziamenti della Regione Lazio è stato possibile ricostruirlo ed aprirlo al pubblico il 14 giugno del 2003 (la Torre del Coccodrillo nel 2007).

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